Oggi giorno è sempre più frequente l’utilizzo del termine “farmaco d’importazione” per identificare quel medicinale che viene acquistato da un Paese Europeo per esser immesso in vendita “in parallelo” (ossia commercializzandolo parallelamente alla rete distributiva istituita dal titolare/concessionario autorizzato) sul mercato italiano.
I medicinali di importazione parallela o “farmaci paralleli” spesso sono etichettati con connotazioni negative, che portano a ritenere o considerare tali prodotti come qualcosa da cui diffidare; in realtà, si tratta degli stessi medicinali - per composizione, forma farmaceutica, principio attivo, dosaggio, ecc. - già presenti sul mercato italiano, messi in commercio dalle stesse aziende titolari anche in altri Paesi europei, ma a prezzi inferiori.
L’importazione parallela, dunque, è una pratica commerciale (disciplinata da specifiche normative) basata sulla libera circolazione delle merci all’interno dell’UE, che comporta benefici per tutti i seguenti attori coinvolti nella filiera del farmaco:
• Servizio Sanitario Nazionale: l’importazione parallela può sopperire ad eventuali carenze di farmaci sul territorio italiano;
• Farmacista: acquista lo stesso prodotto brand/originator ad un prezzo nettamente inferiore rispetto all’acquisto (diretto o indiretto) del medicinale di marca;
• Consumatore finale: può trovare in farmacia lo stesso prodotto brand a prezzi inferiori.
In Italia, l’importazione parallela è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 29 agosto 1997 (“Procedure di autorizzazione all’importazione parallela di specialità medicinali per uso umano”- G.U. n. 235 del 8-10-1997) e della Comunicazione della Commissione (“Comunicazione della Commissione sulle importazioni parallele di specialità medicinali la cui immissione in commercio è già stata autorizzata” - COM 2003/839), che costituisce un’importante linea guida in materia di importazione parallela per gli Stati membri.
Le suddette normative stabiliscono che i medicinali di importazione parallela devono avere un’autorizzazione alla immissione in commercio (AIC) valida rilasciata dall’autorità competente del Paese di provenienza (a seguito di una procedura nazionale, di mutuo riconoscimento o decentrata) ed essere identici o essenzialmente analoghi ad un prodotto che ha già ricevuto l’AIC in Italia.
A seguito dell’accertamento dei requisiti previsti dal Decreto Ministeriale del 29 agosto 1997, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) rilascia un’AIP (Autorizzazione all’Importazione Parallela) con attribuzione di un codice AIC specifico per la singola confezione da importare da un Paese UE/SEE.
A riprova del fatto che si sta procedendo ad importare lo stesso prodotto di marca già presente sul mercato italiano, gli importatori paralleli hanno l’obbligo, una volta ricevuta l’AIP da AIFA, di informare il Titolare del marchio della loro intenzione ad importare il medicinale, fornendo non solo informazioni sul Paese di origine ma anche un campione di come il farmaco sarà immesso in commercio (previo riconfezionamento) sul mercato italiano.
In tale contesto, trova ampio successo e riconoscimento la FARMED S.r.l., un’azienda dinamica, innovativa e in forte crescita, parte del Gruppo Farvima Medicinali SpA, che opera nel settore dell’importazione parallela di farmaci, dispositivi medici e cosmetici da tutta Europa, curando l’intera filiera: dall’individuazione e selezione dei fornitori, alla commercializzazione e promozione dei prodotti finiti.
Farmed acquista solo da grossisti autorizzati ad operare in Europa, accertandosi che l’intero canale distributivo (dall’approvvigionamento alla vendita finale) abbia tutti i requisiti previsti dalle GDP (Good Distribution Practices).
Farmed garantisce elevati standard qualitativi per il riconfezionamento dei prodotti importati, utilizzando astucci, etichette e bugiardini realizzati da società leader nel settore della cartotecnica farmaceutica. Inoltre, nel corso degli anni, l’azienda ha instaurato una solida e duratura collaborazione anche con le più efficienti officine di confezionamento secondario autorizzate da AIFA e che operano in regime GMP (Good Manufacturing Practices), al fine di garantire la massima sicurezza e affidabilità ai propri clienti.
Il successo della Farmed è dimostrato dai dati IQVIA per l’anno 2019: contrariamente al – seppur lieve – decremento registrato dal settore dell’importazione parallela, l’azienda ha registrato una crescita a livello di quota di mercato del + 0,8% collocandosi tra i principali player del mercato.
Per poter eccellere in un settore competitivo come quello dell’importazione parallela occorre sviluppare nuove sinergie e consolidare modelli di business vincenti. In tale ottica la FARMED S.r.l., grazie al supporto del Gruppo Farvima
Medicinali S.p.A. di cui fa parte, riesce ad essere presente su tutto il territorio nazionale garantendo consegne giornaliere dei propri prodotti in oltre 5.000 farmacie italiane, rispettando gli standard qualitativi prefissati e mettendo a disposizione del farmacista un Servizio Clienti dedicato.
Avere un partner come FARMED permette ai farmacisti non solo di ricevere offerte periodiche ma anche di acquistare singoli pezzi con un listino sempre più vasto e vantaggioso al quale si aggiungono, oltre ai medicinali per uso umano, anche veterinari e integratori alimentari.
In conclusione, possiamo sicuramente affermare che FARMED ha sviluppato caratteristiche che la rendono nettamente differente da tutti gli altri attori nel mercato dell’importazione parallela, e ha puntato tutto sulla qualità e convenienza dei prodotti offerti; infatti, come recita lo slogan aziendale:
“Se non trovi differenze è perché non ce ne sono”.
Fabio Sabbatino
Purchasing & Business Development Manager - Farmed Srl
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